mercoledì 29 ottobre 2008

UN TAVOLO PER CINQUE




Jason: Prendi un mazzo di carte, Fletch
Flecth: Che ci vuoi fare con le carte?
Jason: Siamo in cinque seduti ad un tavolo da poker, e allora giochiamo a poker
Gabe: Qui ci sono delle carte. Chi è che lascia le carte così su un tavolo senza riportarle?
Alan: A certa gente gli andrebbero staccate le palle
Jason: Voglio ricordarvi che siamo qui per parlare della lista e di chi può averla scritta…
Alan: Io dico, chi può essere così maleducato da non riportare un mazzo di carte al barman?
Jason: Potrebbe anche essere al nostro tavolo...
Alan: Beh, ragazzi, se è qualcuno al nostro tavolo è bene che si faccia avanti, perché lasciare un mazzo di carte così non è da uomo…
Trivetti: Sta parlando della spia, faccia di culo. Cosa vuoi che ci importi di quel mazzo di carte di merda?
Alan: Stai calmo Trivetti, questa situazione ti spaventa come un frocio
Trivetti: Jason, tieni a bada il tuo cane.
Gabe: Qui mancano delle carte
Fletch: Che vuol dire che mancano delle carte?
Gabe: Non credevo di aver detto niente di complicato
Trivetti: A nessuno gliene frega un cazzo di questo argomento? Jason sospetta che sia stato io a farlo.
Jason: Per la verità sospetto di chiunque. Nessuno ha visto quella lista e non è la parola di un poliziotto che mi da fiducia.
Alan: Beh, allora se la metti così possiamo sospettare di chiunque.
Jason: Perché, che cosa ho detto cinque secondi fa? Sospetto di chiunque! Qualcuno potrebbe aver venduto quella lista a un poliziotto.
Gabe: E allora perché i sospetti cadono su di noi? Potrebbe essere stato qualcun altro che nella lista non c’è.
Fletch: Tipo One…
Trivetti: Generalmente in questi casi la spia inserisce il suo nome nella lista… per non destare sospetti.
Alan: Infatti il tuo nome è nella lista, Trivetti.
Trivetti: Qualcuno ha un osso per Alan?
Alan gli punta la pistola: Senti, mezza sega di merda, mi hai rotto i coglioni...
Trivetti: Metti via quella pistola o te la pianto nel culo prima che tu possa premere il grilletto.
Jason: Alan sta scherzando, vero Alan?
Alan: Si… sto scherzando… certo, Trivetti…
Trivetti: Questo non fa di te una persona più intelligente
Alan: stavo solo scherzando, Trivetti, stai calmo
Trivetti: Ma perché mi dici di stare calmo, mi vedi agitato?
Gabe: I re, ecco cosa manca!
Fletch: Cosa vuol dire che mancano i re?
Gabe: Ma non capisci mai un cazzo alla prima?
Fletch: Che diamine, ho solo chiesto. Sei un po’ nervoso?
Jason: Dai le carte, Gabe, e non facciamola tanto lunga.
Trivetti: Ma quali carte? Mancano i re, hai sentito, no? Non possiamo giocare.
Jason: Che te ne frega, Trivetti, giochiamo senza i re!
Fletch: Ok, dai, giochiamo senza i Re.
Gabe: Ok, do le carte…
Trivetti: Facciamo una partita a poker repubblicana?
Jason: E’ solo una copertura, non dobbiamo giocare, dobbiamo parlare.
(silenzio)
Trivetti: Ma perché Claudia non è venuta? Era anche lei nella lista


martedì 14 ottobre 2008

IL MAGAZZINO



Ronson
: Ce l'hai fatta ad arrivare!
Trivetti: Oh, ho fatto la strada che mi hai detto, sai?
Ronson: E Fletch? Non dirmi che se l'è fatta sotto...
Trivetti: Gli ho telefonato, dice che è influenzato.
Ronson: Influenzato, certo. Sta sempre lì a fare il duro e appena ci sono un paio di cadaveri se la fa sotto come un moccioso. Andiamo dentro.
Trivetti: Ma come ha fatto Neal a lasciarci la pelle?
Ronson: Perchè è uno stronzo. Lo sai come è fatto, no? Si è messo a sparare a caso con la sua cazzo di mitraglietta e a un certo punto qualcosa è scoppiato. Deve aver preso qualche cazzo di esplosivo, non so.
Trivetti: E tu com'è che sei vivo?
Ronson: Uomo, conosco Neal, so com'è fatto. Sono stato a distanza. Non per paura dell'esplosivo... chi poteva immaginarlo? Solo che quello spara a occhi chiusi, se non me ne stavo distante e al coperto faceva fuori anche me! Ecco, entra.
Trivetti: Cazzo che casino!
Ronson: Te l'avevo detto. Per prima cosa contiamo le teste, dovrebbero essere tredici, poi ci occupiamo della roba.
Trivetti: Le teste? Cazzo vuol dire contiamo le teste?
Ronson: Per vedere quanti ne abbiamo presi, no? Magari qualcuno ci è scappato...
Trivetti: Sì, ho capito, ma perchè dobbiamo contare le teste?
Ronson: Se vuoi contare i coglioni fai pure, basta che poi dividi per due.
Trivetti: Ah, qui non basta contare le teste... guarda qua! Questo cosa sarebbe?
Ronson: Sembrerebbe un polmone...
Trivetti: Cazzo, va bene fumare... ma questo avrebbe le ossa nei polmoni secondo te?
Ronson: Oh, uomo, non sono mica un chirurgo, sai?
Trivetti: Hai sbagliato a chiamare me, dovevi chiamare il Doc.
Ronson: E' stato One a dirmi di chiamare te.
Trivetti: One non capisce mai un cazzo. Chiamiamo il Doc, intanto che lo aspettiamo ci mettiamo a cercare la roba.